http://www.formazioneecrescita.it — Il trasferimento mi sta mettendo su un piatto d’argento tante situazioni che rifiuto e questo non mi fa stare bene. Quando inizio ad aprire il cuore e ad accettarle… cambiano!
Facciamo subito un esempio. La scuola materna di mio figlio. Provenendo dall’Alto Adige ero abituata a degli standard di risorse e concetti molto diversi. Quando ho fatto visita alla materna pubblica assegnata (l’unica che avesse ancora posto!) in dieci minuti sono rimasta scioccata.
In me aleggiavano frasi come: “ma non si mettono le pantofole? Poveri piedini…!” “Devono riposare dopo pranzo e chi non vuole e non ci riesce?” “in 30 bambini con una maestra?!?!” “E come mai tutti della stessa età? Dov’è l’arricchimento che la diversità di età porta con sè?”
L’approccio educativo era molto “tradizionale”… in quella scena ho sentito solamente frasi negative verso i bambini che portavano il disegno a fare vedere alla maestra… “ma chi ti ha detto di tagliarlo in quel modo? È sbagliato!” “E tu? Qui non lo tagli? Tutto sto bianco? Non va bene!” “Ma tu sei proprio pigro.. perchè non hai fatto questo?”
Insomma… era così lontano dal mio modo di vedere e vivere l’educazione! Amorevolezza e consapevolezza non erano i valori base…
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Il rifiuto nutre il malumore, l'accettazione trasforma.
Inserito da formazioneecrescita 256 giorni fa Benessere e salute
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