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Imparare a sciare dal punto di vista dei bambini: avventura o incubo? | Formazione e crescita

Inserito da formazioneecrescita 273 giorni fa Benessere e salute
http://www.formazioneecrescita.it — Imparare a sciare è sempre una grande avventura, figuriamoci per i bambini. È andare in contatto e gestire un nuovo elemento. Che paura!

Per spiegarvi quanto sia importante per i bambini prepararsi psicologicamente ed emotivamente alla nuova avventura dello sci e quanto sia importante sentirsi pronti e sicuri, o perlomeno, avere dei punti fermi, vorrei proporvi qui un aneddoto.

Viene da una nostra allieva della Via della Freccia, che “per caso” o “per coincidenza” ci parlò di questo vero e proprio trauma, poco prima che io pubblicassi “Aiuto, imparo a sciare“. Quando si dice sincronizzazione…

Lei ricorda il trauma così:

“Ero un po’ impacciata, grassottella con la giacca a vento a vento aderente, faceva freddo, le mani erano gelate malgrado i guanti, mi sentivo fuori posto.

La figlia degli amici di mio padre, più grande di me, bella sorridente, che parla con i suoi amici, ridono, si divertono, mi chiede di salire fino alla metà della pista per bambini a scaletta, faccio fatica, mi sento goffa, sembra che tutti guardino solo me.

La mia mamma è morta da poco solo qualche mese fa, il mio papà è sempre triste forse se lo accontento, se divento brava a sciare lo faccio contento, ritorna quello che era, quando da piccolina ballavamo il valzer, io con i piedini sulla punta delle sue scarpe e alla fine mi faceva l’inchino.

Cerco di farmi coraggio, sono arrivata a metà, quella là sotto mi dice che ora devo girarmi e scendere a spazzaneve, guardo la discesa e ho paura, mi sento scivolare, cerco disperatamente di mantenere l’equilibrio ma non riesco a muovermi, penso a mio padre, alla mia mamma che non mi avrebbe mai mandato là sopra e resto li come paralizzata. Quella là sotto mi guarda con compatimento, scambia uno sguardo con gli amici e mi grida “sei un’imbranata”.

Non mi ricordo più cosa sia successo forse mi sono tolta gli sci e sono scesa a piedi, ma l’umiliazione quella si mi è rimasta dentro, la cosa più dolorosa se ci ripenso è la consapevolezza di non essere in grado di diventare la figlia che mio padre voleva.”
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